lunedì 9 settembre 2013

Jay Hahn, una delle storie più belle che io abbia mai letto

Dopo un po' ricomincio con i consigli di lettura, e fidatevi, questa storia non potete proprio perdervela.

Originale, sezione Romantico, autrice Bloomsbury, link alla storia: Jay Hahn 

Capitoli: One Shot.

Presentazione dell'autrice:

Voglio parlarvi di Jay, Jay Hahn.
Jay aveva gli occhi chiari, sembrava avesse rubato il suo colore ad un lago dell’Alaska, e quando lo vidi ne rimasi folgorata.
Era poggiato con i gomiti sul bancone del bar con l’aria imbronciata, con un bicchiere di vodka con ghiaccio in mano ed una sfilza di bracciali ai polsi, una cosa attirò la mia attenzione, oltre la sua abbagliante bellezza: lo sguardo.
Questa piccola OneShot parla dell'incontro di una ragazza ed un ragazzo che, incontrandosi, instaurano un legame speciale in poco tempo. Sarà un breve viaggio nella vita di Jay, fatta di dolori e di abbandoni, dove la protagonista, Beatrix, entrerà nel tentativo di salvarlo da se stesso.


Come la protagonista rimane folgorata da Jay, così il lettore rimane folgorato dalla storia, è matematico.
Certo, c'è da dire che con un protagonista come lui è difficile non rimanere incollati allo schermo, ma è anche l'autrice che lo gestisce molto bene, portandoci a conoscerlo così come lo conoscerà Beatrix.
Il rapporto che instaurerà con Jay non è esattamente un rapporto romantico, eppure vi posso assicurare che è una delle storie d'amore più belle che io abbia letto ultimamente; soddisfatti o rimborsati.
E quando arriverete alla fine sarà difficile trattenere il magone, ripensando agli occhi azzurri di Jay.



lunedì 2 settembre 2013

Autori di Fanfiction vs Le loro storie

Quando parliamo di autori di fanfiction, in teoria, non dovrebbero esserci particolari distinzioni: ci sono i più letti, i più recensiti, quelli che si emozionano se raggiungono la cinquantina di visualizzazioni e via dicendo; ma fondamentalmente dovrebbero essere tutti accomunati da un unico denominatore: la passione per quello che scrivono.
Poi c'è gente che scrive da quindici/vent'anni, e per ovvi motivi non ha l'istinto di rileggersi quello che la sua mente dodicenne ha partorito; ma negli altri casi: vi rileggete?
A distanza di mesi, intendo, non vi viene voglia di rivivere le emozioni che avete provato durante la scrittura?
Di base ci possono essere svariate categorie di bravura, ma penso che come succede a me, noi scriviamo per noi stessi, e credo che non sia un buon sintomo se un autore non si rilegge le sue storie.
Quello che io scrivo a me piace, e ogni tanto sento l'esigenza di rituffarmi nelle mie fanfiction, e lo dico con fierezza: mi fanno ancora sognare.
Questo non vuol dire che siano universalmente belle, stilisticamente ho una valangata di cose da imparare, e poi come è ovvio che sia c'è chi ha un particolare talento e chi no; ma se snobbo una mia stessa storia allora devo iniziare a farmi un paio di domande.
Perché in teoria almeno a me dovrebbe piacere, no?