lunedì 29 ottobre 2012

Assago, 27/10/2012

Il Forum d'Assago innamorato di Cesare Cremonini, ecco cos'è successo sabato sera.
E lui innamorato di quell'amore, contagioso, che in ogni canzone trasformava tutti in energia pura, in musica, in strofe cantate a squarciagola da chi riempiva il forum.
Non si è fatto attendere tanto, è spuntato sul palco con le note de Il Comico, forse incredulo, ma fiero.
"Mi avete fatto venire il batticuore" ha detto, emozionato. "Non è da me..." un sorriso, sapendo che era una bugia troppo evidente, e si è corretto "E invece è da me!"
Ha ballato tutto il tempo, riempiendo il palco con la sua presenza, esprimendo le parole anche con il suo corpo, trascinando il pubblico e a tratti lasciandosi portare da lui, quando la gente, esaltata, lo superava. Cantava per lui, e Cesare porgeva il microfono.
C'è chi lo segue dai tempi della Vespa e c'è chi grazie al cielo  lo scopre ogni giorno, siamo sempre di più; io faccio parte della prima categoria, e se c'è una cosa che ho sempre pensato è che Cesare ha tre grandi talenti: le parole, la musica, e i live.
È un grande cantautore, scommetto che se tra i suoi mille impegni scrivesse un altro libro sarebbe un gran bel uso della carta e dell'inchiostro; perché Cesare con le parole ci gioca, le nutre di immagini e di fantasia, le impregna di vita e le colora di passione.
Ama la musica, e come ho già scritto su queste pagine questo suo amore si percepisce chiaramente in ogni sua canzone, dove mischia la pazzia dell'ispirazione a dei grandi omaggi, rischia con gli arrangiamenti, è devoto alla musica e lei lo ripaga.
Infine, ma non meno importante, è capace di stare sul palco come pochi, pochissimi: la scenografia del concerto, con le luci e gli schermi, passando per le corde fosforescenti sul basso di Ballo, erano davvero forti, ma la punta di diamante era lui. Quando si dice "un animale da palcoscenico" si intende lui, che sin dai Festivalbar lo abbiamo visto correre e cantare, agitare il pubblico e far l'amore con il palco con estrema naturalezza, perché lui è nato per questo.
Onora il tatuaggio che ha sull'avambraccio, onora la musica, e soprattutto onora chi lo segue, chi lo ama: perché è un onore essere una sua fan, poter godere di quello che fa Cesare, ascoltare i suoi dischi e partecipare a eventi come questo Tour, dove sera dopo sera un ragazzo di Bologna infiamma i palazzetti con la sua musica, trasformando tutto in energia pura, in musica, in strofe cantate a squarciagola dalla prima all'ultima nota. E in fondo, permettetemelo, in una forma d'amore pazzesca.
La musica è amore e l'amore è musica.